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VILLA D’AYALA VALVA

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Il Parco della Villa, cui si accede da valle, in prossimità del centro del paese, si sviluppa per una misura compresa tra i 17 e i 18 ettari ed è interamente circondata da mura.  Il suo disegno attuale è riconducibile ad una realizzazione del XVIII secolo e di quest’epoca presenta alcune caratteristiche tipiche. Il Parco si configura come un bosco ceduo misto, con una prevalenza di lecci, castagni ed aceri, di grande estensione e, come caratteristico dell’epoca, appunto, come bosco produttivo: esso è solcato da viali pressoché rettilinei ma che disegnano una scacchiera irregolare, dei quali alcuni ripercorrono i tracciati originali altri sono di epoca più recente. Il parco a funzione produttiva è poi caratterizzato da alcuni episodi verdi, laddove più forte emerge la traccia dell’intervento dell’uomo, che sono fondamentalmente i due giardini all’italiana, quello in prossimità dell’ingresso e quello di pertinenza del Castello, ed il Teatrino di Verzura.

Tutto il parco risulta disseminato di arredi quali fontane, statue, piccole architetture; di estremo interesse è il sistema di caverne e canali, probabilmente risalente ad epoca romana e con funzioni di incanalatura delle acque, che attraversa il parco nella sua estensione.

Per quanto attiene in particolare agli aspetti botanici, bisogna distinguere il grande parco da quelli che sono stati definiti episodi a carattere eccezionale. Il Parco, che occupa quasi la intera estensione della proprietà, può essere distinto, a sua volta, in zone a seconda della essenza prevalente. A questa caratterizzazione delle diverse zone del Parco si sovrappongono viali alberati, di volta in volta, con prevalenza di Platani, Aceri montani, Laurocerasi: sono inoltre osservabili esemplari isolati di essenze, inserite probabilmente nell’Ottocento e con finalità ornamentali, quali cedri,magnolie ed altri.

Per quanto riguarda gli episodi eccezionali essi sono – come si accennava – fondamentalmente tre: i due giardini all’italiana ed il teatro di verzura. Il primo Giardino all’Italiana, di ridotte dimensioni, si trova a pochi passi dall’ingresso del Parco, nella zona a valle; il secondo Giardino all’italiana è quello tipicamente disegnato come una unità formale con la Villa, prospiciente il bel prospetto con il porticato a tre arcate; il terzo episodio è costituito dal Teatrino di Verzura, probabilmente di realizzazione Ottocentesca, realizzato con siepi di bosso ed arricchito da busti di figure umane.


Il  castello, ha uno sviluppo planimetrico di circa 600 metri quadrati ed abbraccia la torre ed il contiguo cortile interno per una altezza massima di circa 20 metri per un totale di tre piani e un sottotetto. Il perimetro superiore del secondo piano e del sottotetto sono provvisti di merli e agli angoli sorgevano cinque torrette, crollate e demolite a seguito dei danni causati dal sisma del 1980. La Torre, denominata da alcune fonti Torre Normanna, è addossata al lato nord del Palazzo e rappresenta la preesistenza più antica del complesso.